GENITORE
VUOLE VACCINARE CONTRO IL COVID (E NON SOLO) IL FIGLIO MINORE, MA
L'ALTRO GENITORE NEGA IL CONSENSO. CI PENSA IL GIUDICE AD
AUTORIZZARLO.
Articolo pubblicato l'8.3.2022 dall'Avv. Paola Cavaliere
A causa della pandemia da covid-19 si sono verificati diversi casi in cui uno dei genitori era favorevole alla vaccinazione anti-covid del figlio minore mentre l'altro no. Dunque come fare?
La tutela del diritto alla salute del minore è prevista dall'art. 32 della Costituzione. Oltre alla salute fisica va certamente tutelata anche la salute morale, psicologica e la vita di relazione del minore.
Il genitore favorevole alla somministrazione del vaccino anti-covid 19 al figlio minore, ove il minore stesso intenda sottoporvisi, può rivolgersi al Tribunale affinchè il Giudice competente lo autorizzi a vaccinare il figlio anche senza consenso dell'altro genitore. La procedura prevede l'audizione del minore e ovviamente terrà anche conto di eventuali documentazione del medico-pediatra attestante l'assenza di controindicazioni alla vaccinazione del soggetto. Il parere del minore va tenuto in debito conto, come evidenziato anche dal Tribunale di Genova :
"Va ricordato che, secondo la Convenzione per la protezione dei Diritti dell'Uomo e della dignità dell'essere umano nei confronti delle applicazioni della biologia e della medicina (firmata ad Oviedo il 4 aprile 1997),il parere di un minore è preso in considerazione come un fattore sempre più determinante, in funzione della sua età e del suo grado di maturità (art. 6 comma 2). Pertanto la volontà - in senso positivo o negativo alla vaccinazione - espressa dal minore in sede di ascolto, se non può costituire elemento su cui fondare univocamente ed unicamente la decisione, deve in ogni caso essere adeguatamente valorizzata con specifica motivazione in caso di eventuale discostamento da parte del Giudice tanto più stringente quanto il minore, anche in ragione dell'età, abbia mostrato capacità di discernimento (Cass. Sez. I, 10.9.2014 nr. 19007)"
Ad oggi sono già diverse le pronunce che hanno permesso ai genitori di vaccinare il figlio senza il consenso dell'altro genitore.
In tal senso:
Ancor prima della pandemia da covid-19, nel 2017, la Corte d'appello di Napoli si pronunciava a favore dell'opportunità di procedere alle vaccinazioni del figlio minore in un caso in cui madre e padre erano in disaccordo sui richiami dei vaccini : "È assolutamente acclarato il ruolo sociale e il valore etico ed economico delle vaccinazioni. Le vaccinazioni devono essere considerate come un intervento collettivo, in quanto oltre a proteggere il singolo permettono anche la protezione in collettività dei soggetti vulnerabili (ad es., immunodeficienti congeniti o immunodepressi, ecc.), permettendo in buona sostanza il controllo della trasmissione delle malattie oggettodel programma vaccinale. Il beneficio è dunque diretto, derivante dalla vaccinazione stessa che immunizza totalmente o parzialmente la persona vaccinata rispetto alle conseguenze di una patologia, e indiretto, in virtù della creazione di una rete di sicurezza a favore dei soggetti non vaccinati.
In tema di vaccinazione anti-covid recentemente il Tribunale di Firenze, con decreto 15 febbraio 2022, si è espresso favorevolmente alla vaccinazione: "Nel caso in cui sia insorto contrasto tra i genitori sull'opportunità di sottoporre o meno a vaccinazione la figlia, deve essere preferito quello che meglio rappresenta gli interessi della minore, assecondando la volontà della minore stessa, la quale ha già espresso la volontà di essere sottoposta alla seconda dose."
Ed ancora in tal senso il Tribunale di Venezia con la sentenza 1.12.2021, n. 1477 autorizza il genitore ad assumere la decisione in merito alla somministrazione della vaccinazione anticovid nei confronti del figlio minore poiché, "il rifiuto opposto dall'altro genitore oltre a sminuire l'espressa volontà del figlio di non soggiacere più alle limitazioni derivanti dalla mancata immunizzazione, non tiene conto della necessità di salvaguardare la salute psicofisica, ma altresì la vita di relazione del minore nei più svariati ambiti di sviluppo della personalità".
Ed ancora il Tribunale di Parma con sentenza datata 11 ottobre 2021 attribuisce potere di scelta autonoma per la vaccinazione al genitore ritenuto più idoneo a tutelare il fanciullo.
Si aggiunga il Tribunale Milano che con decreto del 2 settembre 2021 dichiara che "a fronte delle obiezioni della madre alle vaccinazioni e ai tamponi deve autorizzarsi il padre a provvedere in autonomia, senza il consenso della madre, a far somministrare alla figlia la vaccinazioni raccomandate dal medico-pediatra".
E' rilevante poi il decreto 22 luglio 2021,Sezione IV Civile, del Tribunale di Monza: Il giudice, ha autorizzato la somministrazione del vaccino anti Covid-19 al figlio quindicenne, attribuendo alla madre la facoltà di accompagnarlo presso un centro vaccinale e sottoscrivere il relativo consenso informato, anche in assenza del consenso dell'altro genitore. Ciò in quanto i vaccini approvati dalle autorità hanno un'elevata efficacia nel proteggere dalla malattia grave, sia i singoli sia la collettività, ed in particolare i soggetti vulnerabili, con un rapporto rischi-benefici in cui i benefici sono superiori ai rischi. E ciò in tutte le fasce di età, comprese quelle più giovani, che coincidono con quelle in cui la circolazione del virus è più elevata, per la maggiore socializzazione. Al contempo, l'assenza di copertura vaccinale, soprattutto in presenza di varianti sempre più contagiose, comporta, da un lato, un maggior rischio di contrarre la malattia per i singoli, ivi compresi i minori e, dall'altro, ripercussioni negative sulla vita sociale e lavorativa delle persone e, per quanto riguarda i più giovani, sul loro percorso educativo, limitando la possibilità di accesso alle strutture formative.